A bordo dei treni e delle metropolitane esistono vari tipi di allarmi, oggi parliamo dell'allarme generico, o la richiesta di parlare col macchinista.

In quasi tutti i treni è contrassegnato da una leva col pomello rosso e solo sugli MB400 della linea B con un bottone SOS. 

Se viene attivato tale segnale, un interfono consente di comunicare in pochi secondi con il macchinista. 

Una volta ricevuto l’allarme, il conducente è tenuto a questo punto ad arrestare il convoglio alla prima fermata utile, informando il DCO della possibile situazione di pericolo. 

A questo punto, dopo essere arrivato in stazione e aver arrestato il convoglio in perfetta sicurezza, il macchinista va a controllare la carrozza interessata dalla segnalazione e gestisce, coadiuvato dal personale di stazione, la situazione di pericolo.

Per cui ricapitolando:

  • Accade un evento a bordo di un treno
  • Un utente aziona la leva
  • Il conducente è tenuto a fermare il convoglio alla prima fermata utile
  • Il conducente si reca nel vagone dove è stato azionato l'allarme
  • Si gestisce la situazione con il personale di stazione

Un caso particolare riguarda il caso di malore a bordo. Molte volte ci siamo trovati su un treno fermo in stazione causa malore di un passeggero con grande disappunto degli altri utenti a causa della lunga attesa.

Ma un malore non è come un guasto, per cui i tempi di risoluzione dell'evento non sono sempre calcolabili. 

Per scoprire come il personale deve gestire questo tipo di situazione nel dettaglio, rimandiamo alla puntata dedicata di #MetroForDummies su OdisseaQuotidiana




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Il genio è John Rothstein, scrittore osannato dalla critica e amato dal pubblico - reso immortale dal suo personaggio feticcio Jimmy Gold - che però non pubblica più da vent'anni. L'uomo che lo apostrofa è Morris Bellamy, il suo fan più accanito, piombato a casa sua nel cuore della notte, furibondo non solo perché Rothstein ha smesso di scrivere, ma perché ha fatto finire malissimo il suo adorato Jimmy. Bellamy è venuto a rapinarlo, ma soprattutto a vendicarsi. E così, una volta estorta la combinazione della cassaforte al vecchio autore, si libera di lui facendogli saltare l'illustre cervello. Non sa ancora che oltre ai soldi (tantissimi soldi), John Rothstein nasconde un tesoro ben più prezioso: decine di taccuini con gli appunti per un nuovo romanzo. E non sa che passeranno trent'anni prima che possa.