In una giornata di mobilitazione che coinvolge diversi attori del trasporto pubblico e della mobilità condivisa, Assosharing, l'associazione di rappresentanza degli operatori della sharing mobility in Italia, si leva contro il DDL Sicurezza Stradale, evidenziando le minacce che questo provvedimento legislativo potrebbe portare al settore.
La proposta di introdurre l'obbligo di casco per i monopattini in sharing è al centro delle preoccupazioni dell'associazione, che la considera una decisione formulata senza adeguata considerazione delle difficoltà economiche e strutturali degli operatori.
Oggi, una delegazione di Assosharing, accompagnata da centinaia di monopattini elettrici, si è riunita di fronte al Ministero dei Trasporti per ribadire le preoccupazioni del settore e chiedere un dialogo diretto con le istituzioni governative.
Questo atto di protesta si aggiunge alle manifestazioni in corso a Roma da parte dei tassisti e degli autisti NCC, evidenziando la necessità di una profonda riflessione sul sistema della mobilità in tutte le sue forme.
Andrea Giaretta, Vicepresidente di Assosharing e responsabile della sezione monopattini, ha sottolineato: "L'associazione è a favore degli investimenti sulla sicurezza, ma le proposte legislative attuali mettono seriamente a rischio l'operatività del settore.
Senza un ascolto attento delle nostre preoccupazioni, potremmo assistere alla perdita di migliaia di posti di lavoro e al tracollo della sharing mobility in Italia".
Una delle principali critiche di Assosharing riguarda l'introduzione del casco obbligatorio per i monopattini elettrici.
Giaretta ha chiarito che questa normativa non tiene conto delle specifiche operative del settore della mobilità condivisa, e potrebbe portare a un aumento dei costi del 25%.
Inoltre, l'imposizione del casco potrebbe comportare problemi pratici, dato che i mezzi non sono progettati per ospitare sistemi di ancoraggio e protezione dei caschi.
L'associazione invita il Ministero dei Trasporti a un confronto costruttivo per trovare soluzioni che tengano conto delle esigenze degli operatori e garantiscano la sicurezza dei cittadini senza compromettere l'efficienza del servizio.
In caso contrario, Assosharing avverte che sarebbero a rischio non solo i posti di lavoro nel settore, ma anche il futuro della mobilità verde e sostenibile in Italia.