La linea B nasce originariamente come ferrovia metropolitana per l’E.42, l’Esposizione Universale voluta da Mussolini per celebrare il ventennale della marcia su Roma.
A causa della guerra l’inaugurazione della linea fu posposta fino al 1955. Dopo le Olimpiadi del 1960 il traffico iniziò a crescere parallelamente ai nuovi insediamenti nell'area dell’ex Esposizione, rinominata E.U.R.
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Nel 1990 la tratta è stata estesa da Termini a Rebibbia, attraversando molte aree poco abitate in previsione alla costruzione dello S.D.O., il Sistema Direzionale Orientale mai divenuto reale.
Per approfondire: #daTerminiaRebibbia
In tempi più recenti alla metropolitana è stata aggiunta una diramazione per il quartiere Montesacro, la cosiddetta B1 Bologna-Jonio.
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E’ attualmente finanziato ma bloccato il procedimento per il prolungamento oltre Rebibbia a Casal Monastero.
Il parco rotabile è composto da 37 treni di cui 251 serie MB100/300, 5 serie MA.300, 17 serie MB.400. Il fabbisogno di punta è di 272 convogli.
Maggiori criticità:
- Irregolarità di esercizio
- Inadeguatezza del parco rotabile e dell’impianto di alimentazione
- Puntuale deperimento armamento
- Mancata valorizzazione del materiale rotabile storico
Per approfondire: #IlTreninoDeiDesideri - La Metro B, un treno regionale nel cuore di Roma